A volte, fatichiamo a concederci un break dalla routine quotidiana, rimandiamo i momenti di respiro al mese successivo o al periodo di festa più vicino ma, anche quando arrivano, sembra che non sia mai il momento giusto e i periodi per staccare si riducono alle festività pasquali, le vacanze estive o il periodo di Natale. Abbiamo tutti bisogno di un po' di riposo una volta ogni tanto.
Il viaggio è di per sé un meccanismo di re settaggio automatico perché cambia tutto: la nostra routine, i fusi orari e le persone con cui ci interfacciamo. Quando siamo in viaggio, allentiamo la presa sulle regole di tutti i giorni. Non mettiamo la sveglia, dormiamo fino a tardi, beviamo il primo caffè del mattino da seduti e non durante il tragitto da casa nostra alla metro o davanti al pc. Torniamo tardi la sera e non ci sono né obblighi né doveri. Ci rilassiamo completamente e siamo più felici. Quando viaggiamo, cambiano le nostre abitudini e i nostri pensieri, in breve, la nostra vita. Ecco alcune delle cose che accadono al nostro corpo quando viaggiamo:
Viaggiare in aereo può essere una bella esperienza, a patto di non avere paura di viaggiare ad alta quota: in questo caso quelle ore passate in cabina si trasformano in un vero e proprio inferno. Anche se vi piace, sappiate che il nostro organismo è messo a dura prova, sia se le ore trascorse a bordo sono poche, sia se, a maggior ragione, sono tante.
Ad essere messa a dura prova, ad esempio, è la circolazione del sangue: non dovremmo mai trascorrere troppe ore seduti (per questo consigliano di passeggiare, alzare le gambe, fare un po’ di stretching). A soffrire anche il senso del gusto (ecco perché il cibo in aereo è penoso!) e dell’olfatto, senza dimenticare che la pressurizzazione delle cabine può causare mal di testa e vertigini che possono prolungarsi anche dopo il momento dell'atterraggio.
Il jet lag o travel fatigue è un disturbo del sonno che insorge quando, a causa di un lungo viaggio, l’individuo è costretto ad attraversare in tempi molto rapidi diversi fusi orari, costringendo il proprio orologio biologico ad un veloce adattamento ai nuovi ritmi di luce/buio e riposo/attività del luogo di destinazione. Nel caso di un viaggio in cui si attraversino 6 o più fusi orari, il jet lag può essere rilevante e l’organismo avrà bisogno di alcuni giorni per ritrovare il suo equilibrio. La sintomatologia di questo malessere del viaggiatore è caratterizzata da disturbi del sonno consistenti in insonnia (di addormentamento nei viaggi verso est e di risveglio precoce in quelli verso ovest), sonnolenza diurna e sintomi quali mal di testa, difficoltà di concentrazione, nausea, inappetenza e un generale stato di stanchezza.
In vacanza l’equilibrio e la regolarità intestinale possono essere pesantemente compromesse dalle nuove abitudini che vengono assunte fuori dalla routine: i nuovi ritmi e una alimentazione meno genuina e controllata possono portare a soffrire della stipsi del viaggiatore, ovvero un particolare tipo di stitichezza che si verifica occasionalmente e solo nei periodi in cui ci si trova lontani da casa. La stitichezza da viaggio è un disturbo molto comune quando si trascorre un periodo di vacanza o quando ci si trova lontani dalla propria abitazione e si segue una nuova routine
In uno studio di un gruppo di ricerca della Berley University of California pubblicato sulla rivista Emotion è emerso che le emozioni, la bellezza e lo stupore di fronte a nuovi paesaggi, natura e opere d’arte, abbassano i livelli di citochine responsabili dell’infiammazione, potenziando il sistema immunitario, che, in assenza o al diminuire delle infiammazioni, è chiamato a lavorare meno. Ridotte le infiammazioni, che sono il vero killer del nostro organismo, la circolazione del sangue funziona meglio e il cuore ne trae giovamento.
Viaggiare migliora le nostre capacità di organizzare e programmare. Viaggiare fa ridere e sognare. E sognando produciamo sostanze da nome curioso: endorfine. Note anche come “ormoni del piacere”. Sognare di viaggiare stimola la mente e pare sia un ottimo esercizio per rimanere giovani.
(Teresa Ceglia)