Nei giorni scorsi abbiamo visto le immagini dei mezzi militari che trasportavano le bare fuori da Bergamo. Immagini strazianti che difficilmente si potranno dimenticare: chiese gremite di copri senza vita, funerali vietati e nessun ultimo saluto alle persone che hanno fatto parte della nostra vita. Però ora l’emergenza riguarda Napoli perché, questo scenario drammatico e raccapricciante, rischia di travolgere anche il capoluogo campano, dove gli operatori delle pompe funebri, in una nota diffusa a mezzo stampa, hanno annunciato di essere intenzionati a bloccare i funerali per paura dei contagi.
A denunciare questa situazione è l’Efi Campania, Eccellenza Funeraria Italiana: “La paura sta creando uno squilibrio insostenibile a carico di chi invece, per senso di dovere e collettività, continua a fornire i servizi indispensabili”, spiega Gennaro Tammaro, delegato campano del sindacato di categoria delle imprese funebri. Chiesto un intervento delle istituzioni, anche perché, “Se questa situazione emergenziale si protrarrà ancora a lungo come sembra, non saremo in grado di assolvere da soli a questa mole di lavoro”.
Nei giorni scorsi era già capitato proprio a Napoli che una donna deceduta per Covid-19 è rimasta per 48 ore sul letto di morte, in attesa di una ditta specializzata e disponibile a rimuovere la salma. Ma con l’aumento dei decessi, il rischio di uno scenario disarmante, simile a quello delle fosse comuni, inizia a diventare una realtà.
Il virus cinese fa paura e per questo molte imprese funebri, si rifiutano di prestare il loro servizio in caso di decessi per coronavirus. "Ci pervengono ormai decine di segnalazioni di imprese campane che rifiutano più e più volte di effettuare le operazioni funebri per i casi di coronavirus. Questo diniego, dettato soprattutto dalla paura di un contagio, sta creando uno squilibrio insostenibile con il carico che pende verso chi invece, per senso di dovere e collettività, continua a fornire i servizi indispensabili in questo momento storico. Ma non possiamo continuare così o altrimenti l’intero sistema rischia il collasso”, spiega in una nota Gennaro Tammaro, delegato di Eccellenza Funeraria Italiana, che chiede un intervento deciso delle istituzioni locali (Comune di Napoli e Regione Campania in primis) per arginare questa emergenza.
"Ci rivolgiamo direttamente al sindaco Luigi de Magistris e al governatore Vincenzo De Luca: la situazione è inaccettabile. In questo momento le imprese funebri che intervengono sui casi di morti per Covid-19 o sospetto contagio da coronavirus si contano sulle dita. Queste ditte stanno chiedendo ai propri dipendenti uno sforzo lavorativo e psicologico non indifferente. Ma, se questa situazione emergenziale si protrarrà ancora a lungo come sembra, non basterà questo impegno a salvarci da un’emergenza, anche sanitaria, legata al fatto che non siamo in grado di assolvere da soli a questa mole di lavoro”.