"Lanciamo il nostro grido d'allarme al mondo politico affinché si fermi il massacro in atto in Libia, il maltrattamento dei migranti, le violenze contro le donne e i bambini e il mercato nero dei trapianti d'organi". Lo afferma Foad Aodi, Fondatore dell'Associazione Medici di origine straniera in Italia (Amsi) e membro del Registro Esperti della Fnomceo.
"Stiamo perdendo la speranza di vedere la fine di questo conflitto per motivi di ingerenza e conflitti di leadership e interessi economici di paesi stranieri in Libia, come dimostrano i fatti tutti i giorni e il silenzio mediatico riguardo il massacro dei civili e migranti, oltre il nostro dispiacere che sia 'Italia che la comunità europea stiano prendendo terreno e potere decisionale in Libia".
Il bilancio del conflitto, costantemente aggiornato dai medici in Libia, è straziante: si parla di 3500 morti, di cui 1500 civili, e di oltre 25 mila feriti dallo scorso aprile.