"Sono migliaia in tutta Italia, soprattutto in Piemonte, Lazio, Veneto, Campania e Sicilia, e il loro numero è cresciuto molto negli ultimi anni". Si tratta, come spiega il Segretario del sindacato Anaao Carlo Palermo, dei medici libero professionisti a partita Iva, chiamati a gettone per svolgere turni in strutture di volta in volta diverse.
A questi professionisti le aziende sanitarie fanno sempre più spesso ricorso per tamponare la crescente emergenza di personale medico nei Pronto Soccorso.
Il fenomeno desta però alcune preoccupazioni, poiché i medici a partita Iva, come afferma Palermo, "non hanno una qualifica specifica per svolgere la funzione. Inoltre, visto il rapporto di lavoro non stabile è impossibile controllarne i turni accumulati, cosa che si traduce in una mancanza di sicurezza per se stessi e per gli altri. Infine, proprio perché chiamati di giorno in giorno in posti diversi, hanno più difficoltà a conoscere in modo approfondito l'ambiente di lavoro e le procedure".
"Per questo - dichiara il segretario Anaao - rilanciamo al Governo la proposta di trovare per loro delle forme di assunzione a tempo determinato, con iscrizione alla scuola di specializzazione, nell'ambito delle quote di contratti aggiuntivi finanziati dalle regioni".