Il Comitato istituito dall’Oms (Organizzazione mondiale della Sanità) si è riunito per la quarta volta a Ginevra per discutere l’epidemia di Ebola che sta affliggendo la Repubblica democratica del Congo e ha decretato lo stato di “Emergenza Internazionale di Salute Pubblica”.
I più colpiti dal virus sono i bambini sotto i 5 anni (circa il 40% dei contagiati). Nello scorso focolaio sono morte 1.665 persone e i piccoli contagiati sono stati 750. Lo rivelano i dati raccolti da Marixie Mercado, portavoce dell’Unicef al Palazzo delle Nazioni a Ginevra.
Secondo il direttore del Comitato, Robert Steffen, bisogna agire in maniera coordinata e intensificata per gestire la situazione. Gli esperti, infatti, sono preoccupati dall’enorme espansione geografica del virus che adesso copre un’area di ben 500 chilometri quadrati.
“Nessun paese dovrebbe chiudere i propri confini o porre restrizioni ai viaggi o ai commerci. Queste misure sono implementate di solito in base alla paura e non hanno basi scientifiche”, ha dichiarato Steffen.
Il direttore generale Oms, Thedros Adhanom Ghebreyesus, lamenta invece un ritardo nell’azione a causa della mancanza di fondi: “È tempo che il mondo prenda coscienza e raddoppi gli sforzi. Dobbiamo lavorare insieme in solidarietà con il Congo per mettere fine all’epidemia e costruire un sistema sanitario migliore. Un lavoro straordinario è stato fatto per quasi un anno nelle circostanze più difficili. Dobbiamo a questi operatori un contributo maggiore”.
Fonte: ANSA