La scorsa settimana abbiamo analizzato l’emergenza climatica verificatasi negli stati meridionali degli USA, con tempeste di neve in zone dove solitamente anche in pieno inverno le temperature sono ben più alte e i conseguenti danni causati da questo freddo ai più sconosciuto. In tanti ci siamo incantati nel guardare le straordinarie immagini di Madrid sotto la neve e tutti ci siamo imbattuti nel freddo intenso che ha martoriato il nostro paese. Di questo scombussolamento climatico si è incolpato il Vortice Polare, ma cos’è?
Per vortice polare intendiamo, in prossimità dei poli terrestri, una regione a grande scala di bassa pressione, situata tra troposfera e stratosfera e che ruota in senso antiorario al polo nord e in senso orario al polo sud. Al suo interno sono concentrate tutte le correnti fredde che si formano perennemente sulla calotta polare e le sue dimensioni variano con le stagioni, ingrandendosi in autunno e diminuendo in primavera, periodo in cui lascia il posto all’anticiclone polare. I vortici condizionano le condizioni metereologiche delle zone medie ( per fare esempio concreto, USA ed Europa per il vortice presente al Polo Nord) interagendo con le varie forze che distribuiscono in maniera omogenea il freddo e le perturbazioni lungo le varie dimensioni. Se il vortice è molto forte diventa di conseguenza “compatto” e trattiene a se l’aria fredda e le perturbazioni, altresì se il vortice è debole e frammentario porta alla “fuga” d’aria polare e ad avvenimenti come quelli sopracitati.
Ogni anno le temperature della Stratosfera hanno un leggero rialzo, in questo 2021 si è avuto un evento insolito che purtroppo si teme possa essere d’uopo anche nel futuro; lo strato sopra la Siberia ha subito un aumento delle temperatura di circa 37°, quest’avvenimento ha diviso in due il vortice con una “fuga” dell’aria fredda sia verso il Nord America che verso l’Europa. Il Buran è un vento gelido che sferza la steppa siberiana, discende da Nord Est e altera le condizioni atmosferiche con le sue bufere di neve e aria congelata ( particolarissimo il fenomeno con cui rialza la neve dal suolo e crea condizioni di visibilità inesistente) e tramite questo il nostro paese è stato investito dall’aria gelida del week end di San Valentino. Tornando negli Usa i danni sono stati incredibili ( addirittura anche il Messico ha subito parte della tempesta), parliamo di interruzioni di elettricità in buona parte del centro-sud, tornado sulla costa atlantica e temperature polari in zone come il Minnesota con il record di -39° e addirittura i -26° in Suda Dakota.
Il governatore Repubblicano del Texas, in un impeto di propaganda tanto caro ai suoi, si è lasciato andare in polemiche contro le energie Green, e il nuovo piano di Biden, in quanto a causa del freddo le turbine eoliche si sono congelate bloccando il loro lavoro; la smentita è arrivata direttamente dalle compagnie elettriche che hanno si confermato le parole del governatore, ma aggiunto che l’energia eolica ammonta solo al 10% della produzione statale e il restante prodotto da energia fossile ha avuto i medesimi problemi. Purtroppo anche innanzi all’evidenza e alla tragedia in molti continuano a non guardare l’importanza della salvaguardia del mondo e dell’ecologia, per fortuna il “Green New Deal” sembra essere al centro della nuova amministrazione.
(Giuseppe Giuliano - Rcs Salute)