Lo strabismo può essere causa o conseguenza di un calo di vista a un occhio. FIMP: bisognerebbe intervenire già intorno ai due anni di vita.
Non solo un problema estetico dunque: “Il bimbo affetto da strabismo perde la visione tridimensionale, cioè la capacità di localizzare gli oggetti nello spazio, per esempio fa fatica a versare dell'acqua dentro a un bicchiere”, chiarisce Emilio Campus, consigliere della Società Oftalmologica Italiana (Soi) e direttore clinica oculistica Università di Bologna.
La cura cambia seconda della causa sottostante a questa condizione, e si va dalla correzione di un difetto rifrattivo con gli occhiali, all'occlusione dell'occhio ambliope, fino all'intervento chirurgico sui muscoli oculari.
L’obiettivo è lo stesso: ristabilire una collaborazione tra i due occhi, ma non prima del compimento di un anno e mezzo d’età e, possibilmente, non dopo i due anni per evitare che il bambino perda la possibilità di adattamenti sensoriali.
Fonte: ANSA